“Cara Marcella quando leggerai questo che sarà l’ultimo mio contatto con te, io sarò nel mondo dove almeno troverò un po’ di pace, se il buon Dio che tutto può lo permette”. Inizia così la commovente lettera che il partigiano di Montesacro Orlando Orlandi Posti, chiamato dagli amici Lallo, scrive all’amata fidanzata Marcella nel marzo del 1944, prima di morire fucilato nell’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944).
Il 3 febbraio del 1944, Orlando, venuto a sapere che i tedeschi stavano compiendo una retata nel quartiere, si preoccupò di correre ad avvertire i suoi compagni antifascisti, consentendo a molti di loro di mettersi in salvo e di sfuggire all’arresto. Non riuscì ad evitarlo lui, perché passò da sua madre, Matilde Servoli, per non farla preoccupare. Rinchiuso in via Tasso, Orlando Orlandi Posti ne uscì soltanto per essere fucilato alle Fosse Ardeatine.
Ma, prima di morire, scrive alcune struggenti parole, cariche d’amore, alla fidanzata: “Dunque Marcellina mia – continua la lettera– quando la leggerai non voglio assolutamente che il tuo caro visino venga rigato dalle lacrime solo ti prego di aggiungere alle tue preghiere serali una piccola preghierina per l’anima mia”. E ancora: “Sappi Marcella che ti volevo bene, ma molto bene e da molto tempo solo ho saputo far tacere il mio cuore perché non ero degno”.
La foto che qui vi mostriamo appartiene all’Archivio Fosse Ardeatine ed è tratta dal volume di Typimedia Editore “Come Eravamo Montesacro”. Nella stessa collana sono stati pubblicati volumi dedicati ai quartieri: Trieste–Salario, Nomentano, Monteverde e San Lorenzo.
Nella collana “Come Eravamo”, Typimedia Editore ha pubblicato anche volumi dedicati ai quartieri: Trieste–Salario, Nomentano, Monteverde e San Lorenzo
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