Certo, la foto è costruita. I bersaglieri sono in posa sopra la barricata. Ma la breccia a Porta Pia è ancora fresca. I colpi di cannone hanno finito di riecheggiare in tutta la zona. Lo Stato Pontificio ha appena innalzato bandiera bianca dopo quattro ore di assedio. Alle ore 5 del 20 settembre 1870 l’artiglieria italiana aveva aperto il fuoco sulle mura di Roma e in particolare proprio intorno a Porta Pia. Poco dopo le 9 si apre un varco e le truppe del generale Luigi Cadorna possono penetrare nella “cittadella del Papa”.
Non ci saranno fronteggiamenti all’arma bianca: l’esercito pontificio non oppone resistenza quando fanti e bersaglieri si introducono nella breccia. Papa Pio IX, come ultima carta, aveva promesso perfino la scomunica nei confronti di chi avesse ordinato di aprire il fuoco. A scanso di equivoci, si narra che proprio a causa della minaccia papale, l’ordine materiale fu fatto lanciare da un ufficiale ebreo.
Piccoli particolari di una giornata irripetibile. La storia, quel 20 settembre del 1870, attraversò di gran carriera le strade del quartiere Trieste-Salario. I romani furono testimoni della nascita del Regno d’Italia e forse si soffermarono incuriositi anche a seguire le manovre non dell’esercito, quanto del fotografo, meticoloso e attento a mettere nella dovuta posa i bersaglieri vittoriosi.
(Daniele Magrini)
L’immagine è tratta dal volume di Typimedia Editore “Come Eravamo Trieste-Salario”. Nella stessa collana sono pubblicati anche volumi dedicati ai quartieri: Montesacro, Nomentano, Monteverde e San Lorenzo. E a marzo arriverà anche il libro dedicato a Prati.
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