Quello di Federico Guglielmi, storico redattore della rivista musicale “Il Mucchio Selvaggio”, fondatore del periodico Velvet e collaboratore di molte testate, è un libro che rende giustizia a Roma, da sempre descritta come città pigra e indolente, anche in campo musicale. Che dimostra, con la propria testimonianza, che la scena romana è sempre stata viva e vivace, sin dagli anni Settanta del secolo scorso. In “Roma Brucia – Quarant’anni di musica capitale”, la narrazione è appassionata e stimolante e cita un numero impressionante di artisti.
Anche Roma si è ritagliata un suo spazio, dando vita a centinaia di realtà significative che a volte hanno conquistato le luci dei riflettori e in altri casi sono rimaste più di culto: dal punk dei Bloody Riot al folk-rock de Il Muro del Canto, passando per il combat-rock della Banda Bassotti, il rap degli Assalti Frontali, la nuova canzone d’autore di Max Gazzè, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Tiromancino e Riccardo Sinigallia, l’indie de I Cani, fino a band affermatesi pure all’estero come Zu e Giuda, la Capitale non ha mai mancato di offrire musica personale e di grande interesse.
Il libro di Guglielmi vi farà superare, se non siete romani, la diffidenza verso il romanesco e vedere che dietro Il Muro del Canto e gli Ardecore c’è molto più degli stornelli da osteria, e vi farà scoprire una città viva e pulsante, verace e contraddittoria non solo nella realtà ma anche dal punto di vista musicale.
(Gianluigi Spinaci)