Tutto ha inizio con una guerra. La racconta nell’Iliade e nell’Odissea il più celebre poeta greco della storia: Omero. Ma non è una guerra qualsiasi, è la più epica delle guerre, che vede gli Achei contro i Troiani. È una guerra che scoppia per amore. A scatenare il conflitto è il rapimento della bellissima Elena, moglie di Menelao. Il giovane principe di Troia, il bel Paride, s’innamora di lei perdutamente e decide di portarla con sé. Nel momento del rapimento è presente anche il valoroso Enea, che prova a opporsi al volere del cugino: è troppo pericoloso rapire la moglie di un re. Ma il suo ammonimento non viene ascoltato.
Un vasto esercito si raduna sui piani e sulle alture della Grecia. Lo convoca il re Menelao, insieme al fratello Agamennone, quando scopre
ciò che è avvenuto. Riuniscono i popoli dei regni della Grecia. La navi salpano e, dopo diverse peripezie, approdano sulle coste della Troade. La guerra ha inizio e vedrà la fine solo dopo dieci lunghissimi anni. Le battaglie si susseguono numerose e violente. Enea è sempre in mezzo agli scontri. È un campione delle schiere troiane, ha origini divine ed è secondo per forza e coraggio soltanto all’eroe Ettore. Nel combattimento contro il greco Diomede, rimane ferito da un masso scagliato dall’avversario. Così, sua madre Afrodite lo salva avvolgendolo nel proprio velo. Enea affronta anche Achille, il più abile degli Achei, e stavolta è Poseidone a proteggerlo, nascondendolo dietro una fitta cortina di nebbia. Il giovane principe dei Dardani riceve l’aiuto degli dei perché non è un uomo qualunque: è un predestinato e deve vivere. Sarà lui a garantire un futuro ai Troiani dopo la caduta della città. In una nuova terra bagnata dal mare… l’Italia.
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