Raccontare la storia di Celio-Colle Oppio equivale a fare un viaggio tra le meravigliose contraddizioni di Roma. Un viaggio dal fascino straordinario, come accade sempre per i percorsi nella Città Eterna, ma in questo caso reso ancor più suggestivo dai forti contrasti e dalle sorprendenti vicende che in tutte le epoche hanno segnato questa porzione, tutto sommato piccola, del centro di Roma. Sì, perché in fondo parliamo di un’area che si sviluppa in un perimetro di pochi chilometri, collocata in una posizione che la storia – fin dall’alba della civiltà – ha reso un crocevia di irripetibile valore.
Celio-Colle Oppio è il quartiere che probabilmente può vantare la più alta densità di resti archeologici e di testimonianze della Roma antica. Basti pensare alla Domus Aurea, alle Terme di Traiano, alle chiese e alle ville e – naturalmente – al monumento romano per eccellenza, l’Anfiteatro Flavio, noto in tutto il mondo con il nome di Colosseo. Ma è anche il quartiere che più di ogni altro ha visto distruggere, disperdere e svanire un’infinità di capolavori e vestigia di tutte le epoche attraverso le quali si stratifica la storia della Capitale. Un dato fra i tanti: il Foro Romano e i Fori Imperiali furono sacrificati per due terzi alla folle retorica della grandiosità dell’impero fascista. La realizzazione di quella che oggi è via dei Fori Imperiali (già via dell’Impero, appunto) costò la “copertura” (leggi cancellazione) di un patrimonio il cui valore non è calcolabile. Per la stessa ragione, nel ventennio, attorno al Colosseo fu fatta “pulizia” allo scopo di creare l’attuale assetto viario ideale per le parate del regime, ma questa operazione implicò distruzioni che ancora mortificano non solo la conservazione dei beni culturali ma innanzitutto l’intelligenza umana. Eppure, nonostante queste e altre calamità, Celio-Colle Oppio resta una delle aree più suggestive e più stimolanti per chi ama la storia, l’arte, la cultura del nostro Paese.
L’esplorazione in cui ci guida questo nuovo volume della collana sulla “Storia di Roma” edito da Typimedia è un autentico viaggio nel tempo. Marco Eusepi lo ha scritto con la competenza dell’esperto e la passione del narratore che con il lettore vuole condividere non solo notizie e nozioni, ma anche le emozioni che il racconto può regalare. E non c’è pagina che non ci regali una suggestione, che non ci intrighi con una curiosità, che non ci apra un orizzonte su vicende, luoghi e personaggi dalle traiettorie storiche spesso insospettabili. A partire dai primi abitanti giunti forse dalla mitica Albalonga fino ai fasti dell’Impero romano, arrivando poi alla Chiesa e al suo ruolo decisivo, contraddistinto da chiaroscuri determinati da personalità complesse ed enigmatiche, papi e cortigiani fino al caso della “papessa Giovanna”, tra storia e leggenda, e comunque ancora oggi testimoniato dal sacello all’angolo tra via dei Querceti e via dei Santi Quattro.
Le contraddizioni e i cortocircuiti che la storia ci propone in questo quartiere sembrano non finire mai, in un continuo alternarsi di sacro e profano, di giustizia e sopraffazione, di ricchezze e povertà. Qui sorge Villa Celimontana originata da sontuose dimore, ma c’è pure quella che chiamano Villa Poveròmmini, dove chiunque può godere del fresco e della vista sulle antichità circostanti. Arrivando fino agli inizi del secolo scorso, qui nascono e si sviluppano le idee socialiste e antifasciste grazie alla prima Casa del Popolo di Roma e all’Educatorio. Nel Dopoguerra, poi, vi trova ospitalità la destra romana che ne fa una sua roccaforte. Caposaldo neofascista ma, ancora prima, base dei Gap, che qui organizzano la santabarbara dove preparare alcuni degli attentanti più famosi della Resistenza, a cominciare da quello di via Rasella.
Ecco, nel leggere questo libro non si finisce mai di stupirsi per ciò che la nostra storia è in grado di regalarci. Celio-Colle Oppio, piccolo e grandissimo quartiere della Capitale, con le sue immagini parla a tutto il mondo di Roma e della sua unicità. Ma ci ricorda anche come questo patrimonio sia costantemente in pericolo e come, per essere tutelato, debba essere amato e prima di tutto conosciuto.
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