Tra i quartieri romani che devono il loro nome a una strada, il Trionfale è certamente tra quelli più ricchi di storia. Storia che attraversa tutte le epoche e – partendo dall’era più remota – giunge fino ai giorni nostri in un susseguirsi di vicende che sono sì di questa parte di Roma, ma che in realtà hanno una rilevanza ben più ampia. Tanto che potremmo tranquillamente affermare che la Storia colloca il Trionfale al centro di eventi la cui portata non conosce confini e, da sempre, coinvolge personaggi di prima grandezza. La posizione geografica di quest’area e l’importanza di Monte Mario – il rilievo principale dell’intera area urbana – fanno sì che qui vengano scritte pagine decisive e indimenticabili.
La Trionfale è una strada fondamentale per Roma e questo non va certo spiegato ai romani, che ancora oggi la percorrono come un’arteria che assicura i collegamenti tra il quadrante nord-occidentale e il centro della città, terminando (o iniziando) alle soglie del quartiere Prati. Ma già a cominciare dal suo nome – Trionfale, appunto – questa strada evoca non solo la grandezza della Roma antica ma anche le tumultuose e contraddittorie vicende che da sempre ne hanno segnato la storia. Infatti, se è vero che il “trionfo” a cui si fa riferimento è quello di Furio Camillo che riuscì a sconfiggere la rivale etrusca Veio, è altrettanto vero che lungo questa strada si sono mossi verso la Città eterna anche invasori e occupanti di varie provenienze che, giunti a un certo punto del cammino, vedevano aprirsi davanti ai loro occhi lo scenario di una preda ambita e leggendaria.
Etruschi, barbari, lanzichenecchi, francesi – armati e bellicosamente determinati – nelle diverse epoche solcarono questo territorio spinti da propositi di conquista e di rivalsa che lasciarono dietro di sé morti e rovine. Eppure, il nome ancora oggi è quello che ricorda la vittoria di un eroe della storia antica, e questo la dice lunga su come la Capitale – nei secoli – abbia saputo assorbire le peggiori disgrazie anche affidando la memoria ai momenti migliori, quelli in cui vennero costruite le basi per il suo sviluppo e i suoi successi. E in effetti, con la vittoria sulla rivale etrusca Veio, si aprì una fase decisiva che vide Roma affermarsi come potenza locale per poi diventare, nei secoli successivi, la dominatrice del mondo allora conosciuto.
Ma la Trionfale significa anche via Francigena e, tra i percorsi seguiti dai pellegrini che giungevano da ogni dove, questo era certamente il più significativo, non foss’altro perché in prossimità della sua conclusione regalava la veduta imponente e suggestiva del centro della cristianità. Tutto questo ha ovviamente influenzato lo sviluppo del quartiere, con i suoi luoghi di culto e di testimonianza storica, facendone uno scrigno la cui mappa non è facile riconoscere nell’attuale fisionomia che la crescita edilizia, spesso caotica, ha determinato soprattutto nell’immediato Dopoguerra.
Il viaggio che questo nuovo volume della Storia di Roma edito da Typimedia ci propone è quindi un’autentica immersione nelle vicende di un quartiere enorme e dai confini che non è assolutamente facile definire, che coinvolge altri quartieri (Balduina, Aurelio, Prati) e altre zone di Roma che si sentono a loro volta “quartieri” (Camilluccia, Monte Mario, Ottavia), a dimostrazione che la mappa di Roma è sì costituita da realtà diverse “grandi ognuna come città”, ma è anche il frutto del senso di appartenenza che ogni romano sente dentro di sé. “Essere del Trionfale” ha un senso molto preciso e lo spiega bene Valerio Piozzo, curatore di questo volume, nel ripercorrere la storia di un pezzo di Roma che – fin dalla preistoria – ci riserva pagine intense in grado di sorprenderci ed emozionarci.
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