Ogni via, ogni angolo e ogni piazza di Roma ha la sua chiesa, bella o brutta, grande o piccola, antica o moderna che sia. Nessuno sa quante siano esattamente le chiese cattoliche della città (novecento potrebbe essere una stima affidabile), ma basta salire sul Pincio o sul Gianicolo per notare decine di cupole e campanili, croci, lanterne e facciate che scandiscono lo spazio urbano del centro storico.
Nel corso dei secoli, ogni nazione ha avuto il suo tempio, dai francesi ai portoghesi, dagli inglesi agli spagnoli, dai greci agli albanesi e via dicendo, nato per accogliere i fedeli compatrioti il più vicino possibile alla sede del papato. In questo vasto universo dedicato alla fede e alla santità, cui si affaccia quello dei luoghi sacri di altre religioni attuali e del passato (ebraica, protestante, valdese, islamica, mitraica e “classica”), i romani si muovono da sempre con curiosità e devozione, oppure con sferzante ironia, come fece il grande poeta Giuseppe Gioachino Belli. Anche se difficilmente gli ex sudditi del Papa Re sarebbero capaci di sopravvivere in una città senza questa profusione di culti e riti.
Con “111 segreti delle chiese di Roma che devi proprio scoprire” si entra in punta di piedi nei luoghi di culto della città eterna, vivendo un’esperienza profonda che riserva sorprese a ogni passo, evocando ricordi di confraternite e processioni, di scontri, di concili, di credenze e miracoli.