Uno smottamento, la terra che frana e rivela un tesoro sepolto da secoli. È questo ciò che avviene il 20 luglio 1929, lungo la sponda dell’Aniene, nei pressi della stazione ferroviaria di Tivoli. Il cedimento della scarpata rimette in luce un antico altare funebre. Sulla pietra si riesce a leggere un’iscrizione. È una dedica a Cossinia, vergine vestale qui sepolta. Un’anziana sacerdotessa che ha dedicato la sua intera esistenza al culto, custodendo il fuoco sacro della dea Vesta, a Tivoli. Il popolo la amava e venerava, tanto da trasportare a braccia il suo corpo fin qui, innalzandole un monumento. La scoperta è grandiosa. Questa, infatti, è l’unica tomba di una vestale che sia mai stata ritrovata.
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