Il sogno risorgimentale di un’Italia unita non potrà dirsi compiuto finché Roma non sarà a tutti gli effetti la Capitale del Regno. Sottrarla al dominio del pontefice è una priorità. Ma prima ancora che l’esercito italiano si metta in marcia verso l’Urbe, è la Camera dei Deputati a intervenire. Il 27 marzo 1861, dopo un acceso discorso di Cavour, la maggioranza vota perché Roma sia proclamata Capitale naturale del Regno d’Italia. È un gesto dal profondo significato simbolico, che troverà piena attuazione soltanto dieci anni dopo, con la Breccia di Porta Pia.
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