Il 26 agosto 1806, una violenta scossa di terremoto terrorizza la Capitale. A causare il sisma, di magnitudo 5.6 sulla scala Mercalli, è l’attività sotterranea del Vulcano Laziale, il gigante dei Colli Albani, quiescente ormai da millenni. Sono soprattutto i Castelli Romani a subirne le conseguenze, con morti e feriti tra Genzano e Rocca di Papa. Ma anche l’Urbe riporta danni ingenti al proprio patrimonio. Dopo il terremoto, l’anello esterno del Colosseo, già provato da eventi precedenti, risulta pericolante. Tanto che verrà disposto un intervento di consolidamento, con l’aggiunta di uno sperone di sostegno, onde evitare il crollo della struttura.
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