Il 2 maggio 1927, su segnalazione di una giovane, le forze di polizia arrestano Gino Girolimoni (nella foto dal profilo Facebook di Fabio Casalini). Sono convinti che sia il responsabile di una serie di stupri e omicidi ai danni di sette bambine, avvenuti nella Capitale negli ultimi 3 anni. Non ci sono prove a suo carico. Nemmeno uno straccio di indizio che porti fino a lui. Eppure, la stampa si accanisce su quest’uomo, sbattendolo in prima pagina, dipingendolo come un depravato. Soltanto dopo undici mesi di carcere, un giudice riconoscerà la sua innocenza. Ma il danno ormai è fatto, la sua vita è distrutta per sempre. Per tutti, Girolimoni è il Mostro di Roma.
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