La notte del 30 marzo 2013, vigilia di Pasqua, una cortina fumogena copre l’incursione di alcuni uomini incappucciati nel Museo etrusco di Valle Giulia. Dopo aver rinchiuso i custodi in guardiola, i ladri salgono al terzo piano. Armati di ascia, sfondano le vetrine blindate che custodiscono gli ori della collezione Castellani. Preziosi gioielli del valore di circa 3 milioni di euro. Il clamoroso furto ha qualcosa di anomalo. Nel museo, infatti, sono presenti reperti che, se venduti sul mercato nero, potrebbero fruttare molto di più. Tre anni di indagini consentiranno di individuare il mandante del furto e di recuperare parte della refurtiva.
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