“Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam“, forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla. Questa frase fu rivolta da Giordano Bruno l’8 febbraio 1600 ai Cardinali inquisitori, dopo che inginocchiato aveva ascoltato la sua condanna al rogo in Campo de’ Fiori. Il frate filosofo venne processato e condannato per le sue posizioni eretiche sulla negazione della creazione divina, dell’immortalità dell’anima, per la sua concezione dell’infinità dell’universo e del movimento della Terra, dotata anche di anima, e di concepire gli astri come angeli.
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