A fine Ottocento, anche se la legge lo vieta formalmente, il duello è ancora una prassi consolidata. Così, quando scoppia un diverbio tra gli onorevoli Felice Cavallotti e Ferruccio Macola, i due decidono di risolverlo a colpi di spada. Lo scontro avviene il 6 marzo del 1898, nel parco di Villa Cellere, sulla Casilina. Camicia bianca inamidata, sciabola in pugno, i due si affrontano, senza esclusione di colpi. Al terzo assalto, la tragedia: la lama di Macola affonda nel palato di Cavallotti, mozzandogli la lingua e recidendogli la carotide. È una ferita troppo grave. Il bardo della democrazia muore soffocato dal suo stesso sangue.
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