Il 28 luglio 1883, nella cappella privata di palazzo Altemps, l’ufficiale di Stato civile unisce in matrimonio Gabriele D’Annunzio e la duchessina Maria Hardouin. La cerimonia si svolge alla presenza dei testimoni di nozze e pochi intimi. Il duca Giulio, padre della sposa, non c’è. Non ha mai accettato la relazione tra la figlia e quel giovane poeta, assiduo frequentatore di salotti mondani ma privo di qualsiasi blasone nobiliare. Sospetta che lui sia soltanto un arrampicatore sociale a caccia di dote. Ha acconsentito al matrimonio soltanto perché non ha altra scelta: Maria si è lasciata sedurre ed è rimasta incinta. Un mese prima, i due amanti sono anche fuggiti a Firenze in treno, destando scandalo e chiacchiere.
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Dopo una romantica fuga in treno, D’Annunzio sposa la duchessina Maria Hardouin: è un matrimonio riparatore che desta scandalo
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