La sera del 22 maggio 1762, una folla festante assiste all’inaugurazione ufficiale della Fontana di Trevi. Sono trascorsi trent’anni dall’inizio dei lavori e sul soglio pontificio si sono succeduti ben tre pontefici. A causare tanto ritardo non sono soltanto i costi esorbitanti, che lievitano in corso d’opera. Anche i battibecchi tra Nicola Salvi, l’architetto che ha concepito la fontana, e Giovanni Battista Maini, lo scultore che deve realizzarla, spesso in disaccordo tra loro, rallentano il cantiere. Entrambi muoiono prima di poterlo portare a compimento. È Pietro Bracci, insieme a suo figlio, a concludere quanto loro hanno iniziato nel 1732.
©️ RIPRODUZIONE RISERVATA