Il 25 aprile 1508 prende avvio una tradizione oggi del tutto scomparsa: la festa di Pasquino. In occasione delle celebrazioni per il giorno di San Marco, gli studenti dell’Archiginnasio addobbano la statua che si trova in piazza Parione, lungo il percorso della processione in onore del Santo. Pasquino si trasforma in Apocrate, dio del silenzio. Tutto intorno vengono affissi poesie ed epigrammi dotti, che esaltano il potere. L’esatto contrario dei testi critici e satirici per i quali, di qui a poco, Pasquino diventerà famoso come statua parlante. I componimenti vengono poi raccolti e pubblicati in antologia. La festa viene celebrata fino al 1539, con alterne fortune. Dopo quella data, la consuetudine si perde del tutto.