La notte del 29 luglio 1603, Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è costretto ad abbandonare la Capitale. Sulla sua testa pende un’accusa molto grave. Il notaio Mariano Pasqualone sostiene che è lui ad averlo aggredito alle spalle poche ore prima, in piazza Navona, colpendolo alla testa. La causa di tutta quella violenza porta un nome di donna: Lena. Si tratta di una cortigiana, cui Pasqualone si è proposto come marito e che ha posato per Caravaggio, prestando il proprio volto alla “Madonna dei Pellegrini” in Sant’Agostino. Giorni prima, i due uomini hanno già litigato per lei. L’artista, che è già finito più volte nei guai con la legge, si rifugia a Genova per alcune settimane.
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