Alle 11:55 di sabato 9 ottobre 1982, giorno in cui si celebravano contemporaneamente lo shabbat, il bar mitzvah di alcune decine di adolescenti della comunità ebraica romana e lo Shemini Atzeret, a chiusura della festa di Sukkot, cinque terroristi di origine palestinese assaltano la Sinagoga di Roma. Entrati nell’edificio, prima lanciano tre bombe a mano e successivamente aprono il fuoco con i mitra sulla folla. L’unica vittima dell’attentato è un bimbo di 2 anni, Stefano Gaj Taché, colpito a morte da una scheggia di una bomba a mano. Altre 37 persone furono ferite, fra cui i genitori e il fratello della vittima, Gadiel Gaj Taché, di 4 anni, colpito alla testa e all’addome.
(Foto da shalom.it)
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