Il 3 maggio 1938, mentre un treno con la svastica varca il confine del Brennero conducendo Hitler in Italia, il Vaticano tuona contro il razzismo. Quel giorno, infatti, papa Pio XI rende noto il contenuto di un documento che, giorni prima, ha fatto inviare a tutti gli istituti di studio cattolici. È il cosiddetto Syllabus antirazzista. Attraverso di esso, si chiede ai docenti di impegnarsi nel confutare le teorie razziste, che vengono duramente condannate. È un tentativo di arginare un fenomeno ormai dilagante che, di qui a poco, porterà all’emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista.
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