“Ci troviamo davanti a un perfetto diario di bordo, che aiuta a comprendere il bivio che lo scrittore italiano ha affrontato nell’ultimo periodo della sua vita. Quando abbandonò la religiosità, immergendosi nella critica più cupa, ferito per la perdita della semplicità rimpiazzata dalla modernità”. Così scrive su “El Mundo” Jordi Corominas, rifacendosi a un testo inedito di Pier Paolo Pasolini, di cui il 2022 segna il centenario della sua nascita.
“La poesía no se consuma” è il volume che racchiude due interviste inedite del 1969, recuperate dall’Istituto Italiano di Cultura a New York. Si tratta di una lunga conversazione, da cui emerge la sua polivalente natura: pensatore, critico e scrittore. Ma anche regista, attraverso quello sguardo che restituisce una città di Roma sempre diversa, che aspetta solo di essere svelata.
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