Papa Giovanni XXIII dalle stanze vaticane emana il 3 gennaio 1962 la scomunica nei confronti del leader cubano Fidel Castro, in linea con un decreto del 1949 di Pio XII, che vietava ai cattolici di appoggiare governi comunisti. La Chiesa cattolica fin da prima del decreto condannava il comunismo, ma la novità giuridica e il senso storico del decreto consistevano nella condanna ulteriore di chi si iscriveva al partito o collaborava con esso, anche non condividendone l’ideologia. Infatti a quei tempi, anche per venire incontro alle esigenze di alcuni cattolici che lo sostenevano, il Partito comunista italiano non richiedeva l’adesione all’ideologia del materialismo dialettico, ma solo una generica adesione al programma del partito.
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