Ostia, il mare di Roma, è anche il municipio più popoloso della Capitale, con i suoi 230mila abitanti e un’estensione di oltre 150mila km quadrati che comprende le aree di Malafede, Acilia Nord, Acilia Sud, Palocco, Ostia Antica, Ostia Nord, Ostia Sud, Castel Fusano, Infernetto e Castel Porziano. Due città nella città, una distanza di 30 km percorsi ogni giorno dai pendolari e in estate dai romani lungo la via del Mare, via Ostiense e via Cristoforo Colombo.
“La Storia di Ostia” a cura di Sara Fabrizi racconta questi luoghi dalla preistoria ai giorni nostri. Di qui è passato Plinio, che sembra avesse la sua villa nell’odierna pineta di Castel Fusano. Sempre qui si registra la presenza di Sant’Agostino nel viaggio di ritorno verso l’Africa. Secondo la tradizione dell’Eneide di Virgilio qui, dove c’era l’antica foce del Tevere, sarebbe sbarcato Enea e sempre qui, nell’area intorno all’odierno borgo di Acilia, sarebbero avvenuti tanti degli episodi della lotta contro Turno, tra i quali quello della tragica morte di Eurialo e Niso.
Ostia antica, città multietnica e affascinante, insieme a Pompei è il sito archeologico più grande al mondo. Gli straordinari scavi permettono d’immergersi all’interno di una metropoli in cui si incontrano culti e realtà diverse, dai tradizionali templi dedicati alle divinità pagane fino ai mitrei.
Ma Ostia è stata anche un importante crocevia storico: è proprio sulla via del Mare che Benito Mussolini incontra per la prima volta la sua futura amante, Clara Petacci. Evidenti i segni della Seconda Guerra Mondiale: un bunker sotto l’idroscalo, la nascita del villaggio Giuliano ad Acilia che ospita gli esuli giuliano-dalmati in fuga dopo l’avvento del regime di Tito. Il ricordo dell’unica bomba caduta sull’abitato in via Angelo Celli. E ancora: al confine con l’attuale Fiumicino sorge la torre Boacciana, testimone del passaggio sulla spiaggia romana del re d’Inghilterra, Riccardo Cuor di Leone, in viaggio per raggiungere la Terrasanta e riconquistare Gerusalemme.
Ostia si lega poi a Pier Paolo Pasolini, qui assassinato, al quale è dedicato un monumento all’interno del Parco Letterario in via dell’Idroscalo 170. Claudio Caligari ha ambientato qui i suoi film, “Amore Tossico” e “Non essere cattivo”. Poeti e registi hanno scelto questo territorio, ma anche calciatori come Francesco Totti, il brasiliano Emerson, Antonio Cassano e molti altri.
Un quartiere nell’occhio del ciclone, balzato agli onori della cronaca negli ultimi anni per la presenza della mafia che stringe d’assedio i cittadini tra racket e traffico di droga. Una voce su tutte, quella di Federica Angeli, cronista di Repubblica, sotto scorta dal 17 luglio 2013: è proprio lei a firmare la prefazione de “La Storia di Ostia” raccontando la sua lotta contro i clan e il desiderio di rendere Ostia un territorio libero.
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