Un piccolo angolo di paradiso tra mare e monti per praticare sport e godere del refrigerio di una delle acque più pulite delle coste italiche. A Gaeta (Latina) c’è un lembo di spiaggia sconosciuto ai più chiamato ‘Spiaggia dell’Arenauta’ o ‘Spiaggia dei 300 gradini’.
La zona non è visibile dalla strada perché protetta da una parete rocciosa e l’unico metodo per raggiungerla è scendere lungo una scalinata composta appunto da 300 gradini. Una volta a terra la sabbia è fine e dorata e l’acqua trasparente, caratteristiche che rendono questo posto un vero angolo di paradiso.
Un luogo incantato che la difficile accessibilità ha protetto dalla speculazione, salvaguardandone l’ambiente. Chi si trova a frequentare la spiaggia dei 300 gradini può godere di una vegetazione mediterranea incontaminata in uno dei rari tratti di costa veramente naturali e selvaggi che si possono incontrare a Gaeta.
Il tratto è ideale per gli amanti del climbing: in inverno le pareti sono soleggiate e si sta bene anche nei mesi più freddi. Si arrampica con vista mare ed in estate, quando fa caldo, c’è il refrigerio delle vie d’arrampicata del Grottone, fresche e ombreggiate.
Le Pareti di Sperlonga contano ben 296 vie per l’arrampicata. Per le vie lunghe sportive è consigliata Gaeta, mentre per le vie lunghe classiche è meglio andare a Sperlonga. Gli itinerari più frequentati sono quattro: il “Castello Invisibile” è il settore migliore per le vie facili con una ventina di itinerari lunghi 20 m.
Il punto di ritrovo degli arrampicatori del basso Lazio è il Ristoro da Guido sulla via Flacca. Qui sono in vendita le guide alle vie d’arrampicata di Sperlonga e Gaeta dove trovare tutte le informazioni utili.
La spiaggia dell’Arenauta appare così come un vero e proprio biglietto di sola andata per un’altra dimensione, una terra di mezzo tra mare e monti, ed un’occasione per riscoprire una gioia nuova.
(Marco Barbaliscia)