Il centro storico di Roma è uno scrigno di tesori. Ma anche le cosiddette “periferie” della Capitale possono riservare delle sorprese che lasciano sbalorditi. Oggi vi proponiamo un itinerario alla scoperta di alcuni siti archeologici meno noti, ma molto suggestivi, nell’area del quartiere Tuscolano.
Monte del Grano
Al centro del Parco XVII aprile 1944, nel cuore del Quadraro, si erge una sorta di collinetta erbosa, protetta da un’inferriata. Sotto quest’apparenza spoglia si nasconde uno dei mausolei più grandi di Roma. È il cosiddetto Monte del Grano, da alcuni identificato come il Mausoleo dell’imperatore Alessandro Severo. All’interno della camera sepolcrale, raggiungibile attraverso un corridoio, era custodito un sarcofago, oggi visibile ai Musei Capitolini. Il Mausoleo può essere visitato previa prenotazione allo 060608.
Parco delle Tombe di via Latina
Lungo l’Appia Nuova, in via dell’Arco di Travertino 15, si apre un cancello che dischiude segreti perduti e ritrovati. È il Parco delle Tombe di via Latina. Varcata la soglia, ci si ritrova a camminare sui basoli dell’antica strada. Ai due lati, si ergono splendidi monumenti funerari come il Sepolcro Barberini, con frammenti di affreschi ancora integri, la Tomba dei Valeri, di cui sono visibili gli ambienti sotterranei, e la Tomba dei Pancrazi. Il Parco è aperto dal martedì alla domenica. L’area esterna al sepolcri è a libero accesso, mentre la visita dei monumenti prevede l’acquisto di un biglietto dal costo di 8 euro, valido per tre giorni nei siti del Parco dell’Appia Antica. Disponibili diverse agevolazioni.
Parco degli Acquedotti
Lungo questo itinerario a caccia di aree archeologiche, non può mancare lo splendido Parco degli Acquedotti, gigantesca area verde che si allarga tra il Quadraro e Capannelle. Sullo sfondo, ecco stagliarsi l’Acquedotto Claudio, immortalato da tanti artisti che hanno attraversato la Campagna Romana nell’Ottocento. Poco oltre, si cammina sotto gli archi dell’Acquedotto Felice, costruito a fine Cinquecento per volontà di papa Sisto V, parzialmente sovrapposto all’acquedotto Marcio, più antico di svariati secoli. All’interno del parco, si scoprono anche i resti della Villa delle Vignacce, un largo tratto ben conservato dell’antica via Latina e l’accesso al misterioso ipogeo dei Cento Scalini, oggi purtroppo chiuso.
Campo Barbarico
Un antico casale accoglie i visitatori che si affacciano all’ingresso di via dell’Acquedotto Felice 120. Da qui si può entrare nel grande Parco di Tor Fiscale, così chiamato per la torre medievale che si erge al centro dell’area. Quest’antica struttura difensiva è stata costruita in una posizione particolare, all’intersezione degli acquedotti che, proprio in quest’area, si incrociavano due volte. Nel 537 d.C., quando vennero all’assedio di Roma, gli ostrogoti approfittarono di questa sorta di recinto per costruire un accampamento. È il Campo Barbarico, ancora ricordato in zona nel nome di una via.
Porta Asinaria
L’ultima tappa di questo percorso è proprio ai confini del quartiere Tuscolano, dove le mura segnano il limite oltre il quale inizia la città storica, nella zona di San Giovanni. Proprio accanto alla bianca porta cinquecentesca, ce n’è una dalle forme medievaleggianti. Siamo arrivati a Porta Asinaria, antico accesso delle Mura Aureliane, protagonista di epiche battaglie, assedi e intrighi. Ai suoi fianchi si innalzano due grandi torrioni cilindrici, mentre alle sue spalle sono visibili le fortificazioni interne, ancora ben conservate.
(Sara Fabrizi)