All’altezza del chilometro 11,600 della Strada Regionale 218, quella che collega Rocca di Papa e Ariccia, incrociamo quella che viene definita ‘‘la salita in discesa’’ o anche ‘’salita del diavolo’’ o ‘’salita stregata’’. La strada si è purtroppo guadagnata la targa di ‘’strada più pericolosa del Lazio’’ per l’elevato numero di incidenti occorsi. Ma ha attratto numerosi visitatori anche per un particolare fenomeno che ha dato vita a numerose leggende ed interpretazioni.
Qui ogni oggetto, comprese le automobili, se lasciato libero di muoversi contraddice le leggi fisiche: vediamo infatti che al posto di andare in discesa va in salita e invece di andare in salita va in discesa. Tale fenomeno si verifica su strade costruite in zone di origine vulcanica e ha dato origine a molte teorie e a numerose soste pericolose lungo la strada.
Non è insolito infatti vedere macchine accostate con persone che provano a lasciare un oggetto sulla strada per verificare la veridicità del fenomeno. La motivazione fu al centro della puntata di Superquark in cui Piero Angela spiegò che il fenomeno si verificava a causa di un’illusione ottica: quando una discesa è preceduta e seguita da un tratto in salita, l’occhio umano è portato a prendere come punto di riferimento la salita e ciò porta l’occhio ad ingannarsi.
Questo è dovuto al fatto che percepiamo la salita tramite il confronto tra la direzione della forza di gravità e l’inclinazione del pianterreno dove la prima è data dal riferimento dell’asse testa-piedi, mentre la seconda è spesso vittima delle illusioni ottiche dovute alla forte salita che precede o segue il tratto in cui il fenomeno si verifica. A contribuire all’inganno interviene anche la forte vegetazione che impedisce di scorgere l’orizzonte, facendo perdere ancora di più i riferimenti all’osservatore. Quindi più che mistero esoterico, alieno o paranormale, la spiegazione è da ricercare nei Bias cognitivi con cui la nostra mente ci inganna.
(Giulia Torrisi)