Sembra un tranquillo quadretto familiare. Una foto di una famiglia che, nell’immediato dopoguerra, si fa immortalare durante un pranzo della domenica. Non é così. L’immagine ci conduce infatti fin dentro l’abitazione in via Clitunno, nel quartiere Trieste-Salario a Roma, di un eroe: é il vicequestore Angelo De Fiore, il primo da destra nella foto tratta da Come eravamo Trieste-Salario, concessa dal figlio Carlo.
De Fiore era il dirigente dell’Ufficio stranieri della questura di Roma durante l’occupazione tedesca 1943-44. Salvò la vita a centinaia di ebrei falsificandone i documenti. Segretamente collaborava con la Delasem, l’organizzazione della resistenza ebraica. La donna che si vede nella foto accanto a De Fiore é sua moglie Nelly Sprovieri, nipote di un ex garibaldino. Carlo é uno dei loro cinque figli. De Fiore, dopo la fine della guerra, fu poi questore a Forlì, Pisa e La Spezia.
L’autore della foto é il dottor Neumark, uno dei tanti ebrei che era stato salvato da Angelo De Fiore. Lo Stato di Israele riconobbe a De Fiore lo status di “Giusto tra le nazioni”.
GUARDA Come acquistare il libro Come eravamo Trieste-Salario
GUARDA Tutti i libri della collana Come eravamo di Typimedia