Questa foto racconta tante storie. Soprattutto la voglia di rinascita di tutti i romani dopo la tragedia della guerra e il fatto che questo desiderio di ripartenza serena possa essere espresso anche sui campi di calcio. In particolare da chi durante il regime fascista aveva sofferto di più: gli ebrei.
L’immagine tratta dal volume Come eravamo Trieste-Salario edito da Typimedia é infatti quella della Stella Azzurra, la squadra di calcio allestita dalla comunità ebraica romana, qui ripresa al Campo Testaccio.
La foto é stata concessa da Gabriele Mieli e il primo dei giocatori accosciati, a sinistra nella foto è suo padre, Alberto Mieli, che di quella squadra fu il terzino destro. Una formazione mitica soprattutto perché nell’immediato dopoguerra questa squadra diventò una delle prove più evidenti della voglia della comunità ebraica romana di riaffacciarsi al mondo con orgoglio.
La stella a cui é legato il nome della squadra era ovviamente la stella di Davide. Il campo di calcio della Stella Azzurra era quello intitolato a Bruno Buozzi a Trastevere. Fra i calciatori che vestirono quella maglia, qualcuno si fece largo anche tra i professionisti: é il caso di Giovanni Di Veroli, ottima mezzala, che giocò nella Lazio per sei campionati negli anni Cinquanta.
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