Se è vero che ogni quartiere di Roma è a suo modo una città, Testaccio è certamente la dimostrazione storica di questo assunto. Unico per la sua origine e il suo sviluppo nel corso dei secoli, unico per le caratteristiche socio-economiche che nel tempo lo hanno contraddistinto, e unico – infine – per le vicende che hanno visto grandi personaggi lasciare tracce evidenti del loro passaggio. Di sicuro, oggi come ieri, dire “sono testaccino” a Roma ha un significato particolare: un po’ come affermare una romanità speciale, un modo di essere in cui risiedono le caratteristiche più autentiche e vivaci dello spirito capitolino e, al tempo stesso, quello spirito di atavica consapevolezza rispetto ai possibili capovolgimenti della vita.
E Testaccio, nella sua lunghissima storia, di capovolgimenti ne ha visti davvero tanti. Così vicino al centro della città, ma in definitiva sempre un po’ periferico, il quartiere è stato teatro di ogni tipo di vicende il cui sviluppo si è intersecato indissolubilmente con la storia della Capitale, sia che fossero invasioni o rivolte, sia nei momenti migliori in cui sviluppo, gloria e magnificenza scrivevano le più belle pagine dell’epica romana.
Il porto di Testaccio, con le sue banchine lungo il Tevere, nei secoli ha visto approdare e partire genti di ogni provenienza e di ogni etnia. Un crocevia dei commerci che non poteva non segnare – anche antropologicamente – lo sviluppo del quartiere. Romani con pochi diritti e pochissimi privilegi, romani costretti a inventarsi mestieri e commerci, romani poco inclini a sopportare i poteri costituiti, e inclini alla ribellione se non alla rivolta vera e propria.
Nel suo racconto attraverso i secoli, Daniele Pasqualetti ci prende per mano e dalla preistoria ci guida fino ai giorni nostri in un viaggio che appassiona e affascina.
Questo volume di Typimedia, La Storia di Testaccio – inserito nella collana sulla Storia di Roma –, è un percorso agile e al tempo stesso ben documentato sui fatti e sui protagonisti dei quali, ancora oggi, è possibile conoscere e ammirare l’eredità. Dalla Piramide Cestia al Monte dei Cocci, dal Mattatoio al Cimitero Acattolico, l’autore ci svela origini e sviluppo attraverso i secoli, suscitando nel lettore il desiderio di saperne di più, di andare a vedere e toccare con mano quelle autentiche meraviglie che rendono Roma una città unica al mondo.
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