Alessandro Baricco incontra i 100 Cellos, ensemble di cento violoncellisti fondato da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi. Sulle sue note musicali composte dal Maestro Sollima si articola il racconto dello scontro, avvenuto nel 416 a.c, tra gli ateniesi e gli abitanti dell’isola di Melo, nelle Cicladi, impersonati qui da Valeria Solarino e Stefania Rocca.
Il rifiuto dei Melii di sottostare all’ultimatum di resa e conquista inviato dagli ateniesi diede luogo a uno degli episodi più tragici della guerra: la distruzione totale della città, l’uccisione di tutti i suoi uomini, la deportazione di donne e bambini. Una riflessione poetica, tagliente e quanto mai attuale su cosa siano la Giustizia e il Diritto dinanzi al rapporto tra aggressore e aggredito, debole e forte, vincitore e vinto.
Lo spettacolo andrà in scena al REF, il prossimo 11 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Nel 2016 Alessandro Baricco incantava il pubblico del Romaeuropa Festival nella cornice del Palatino di Roma raccontando la storia di Palamede. Su quella stessa linea sembra muoversi “Tucidide. Atene contro Melo”. Baricco porterà lo spettatore ad immergersi nelle pagine della “Guerra del Peloponneso” di Tucidide, insieme ai 100 Cellos, ensemble di cento violoncellisti fondato da Giovanni Sollima e diretto da Enrico Melozzi. Sulle sue note musicali si articola il racconto dello scontro, avvenuto nel 416 A.C, tra gli ateniesi e gli abitanti dell’isola di Melo, nelle Cicladi, impersonati qui da Valeria Solarino e Stefania Rocca. Il rifiuto dei Melii di sottostare all’ultimatum di resa e conquista inviato dagli ateniesi diede luogo a uno degli episodi più tragici della guerra: la distruzione totale della città, l’uccisione di tutti i suoi uomini, la deportazione di donne e bambini.
“Tucidide racconta questo incontro di ambasciatori come se vi avesse partecipato: riferisce le parole esatte pronunciate dagli ambasciatori e ricostruisce in modo drammaticamente vivissimo lo scontro verbale tra i due schieramenti. Benché fosse uno storico (anzi, il primo degli storici) finì per scrivere in quelle pagine una sorta di pièce teatrale”, raccontano gli artisti. Quelle stesse parole, oggi, lasciano emergere una riflessione poetica, tagliente e quanto mai attuale su cosa siano la Giustizia e il Diritto dinanzi al rapporto tra aggressore e aggredito, debole e forte, vincitore e vinto.
Vuoi segnalare un evento? Scrivici a: eventi@wayglo.it