Villa Sciarra si trova in viale delle mura Gianicolensi, al civico 11. Entrando si accede in un luogo lontano dal caos cittadino, un parco pubblico immerso completamente nel verde, luogo che si direbbe essere stato destinato fin dalle sue origini a essere vissuto dai cittadini.
Molti secoli addietro, nell’agosto del 46 a.C., si è appena conclusa la guerra civile in Egitto che aveva visto tre fratelli contendersi il potere con le armi. Da un lato Tolomeo XIII e Arsinoe, dall’altro Cleopatra che otterrà il favore di Cesare e riuscirà a conquistare la vittoria nella decisiva battaglia del Nilo. Nello stesso anno la città di Roma viene percorsa da un grande corteo: la celebrazione del trionfo egiziano da parte di Cesare. In tribuna, ad assistere, pare ci sia anche Cleopatra che ne è diventata l’amante e ha con sé il bambino nato dalla loro travolgente passione: Tolomeo Cesare. Ma la regina d’Egitto non può dimorare nella stessa casa di Cesare, e così le viene lasciata la vasta proprietà collocata oltre il Tevere alle pendici del Gianicolo. Cleopatra trasformerà completamente quest’area rurale per farla assomigliare in tutto e per tutto alla sua corte di Alessandria d’Egitto. Farà costruire un palazzo con le stanze affrescate dai migliori artisti, circondato da alti pini, statue ornamentali dei rigogliosi giardini, e lungo la via del fiume è sempre ormeggiata la sua barca personale.
Il 15 marzo del 44 a.C. la parabola di Giulio Cesare si conclude nel sangue e le sue ultime volontà, di cui Marco Antonio dà pubblica lettura. Questi ultimi stabiliscono che gli Horti Caesaris, l’antico nome di questo parco, divengano proprietà del popolo di Roma, costringendo Cleopatra rimasta senza protezione a fuggire dall’Urbe.
Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume Monteverde Gianicolo. I 100 (+1) luoghi della storia, a cura di Sara Fabrizi, edito da Typimedia editore, 2022.