In molti conoscono l’interno della casa in via Alessandro Poerio 122 senza averla mai visitata, grazie alla celebre opera Mano con sfera riflettente (1935) di Maurits Cornelis Escher. Lo studio di questo noto artista olandese si trova proprio all’ultimo piano di questo villino a Monteverde, all’interno della torretta. Questa è “una stanza tutta per Escher”, lontano dal caotico ritmo familiare che si frastaglia nel resto della casa. Entrambi i suoi figli, George e Arthur, sono nati a Roma, ed Escher ama l’Italia a tal punto da considerarla la sua seconda patria, fornendogli sempre nuova ispirazione.
L’idillio romano si interrompe nel 1935, Escher non apprezza la direzione che sta prendendo il paese sotto il controllo del regime fascista. Capisce che non può più restare il giorno in cui il figlio maggiore George, di soli nove anni, rientra a casa indossando l’uniforme da piccolo balilla. E così i coniugi Escher sono costretti a prendere la decisione più sofferta: partire e abbandonare l’Italia, e specialmente Monteverde che li aveva accolti appena sposati, undici anni prima.
Gli anni passano, la villetta cambia il civico dal 94 al 122, ma rimane ben impressa una traccia dei vecchi inquilini. Un grande pavimento di marmo intarsiato, disegnato da Escher in persona e fatto realizzare da alcuni artigiani.
Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume Monteverde Gianicolo. I 100 (+1) luoghi della storia, a cura di Sara Fabrizi, edito da Typimedia editore, 2022.