Era domenica in quel 28 settembre 1930 e in via Chiana, nel cuore del quartiere Trieste-Salario, c’era la Festa dell’Uva. È raro trovare una data precisa rispetto ad immagini che ormai hanno quasi un secolo di vita, ma stavolta la cura dell’Archivio Storico Capitolino nel custodire tracce di memoria collettiva, consente una datazione certa.
Era domenica e le persone che si affollano tra i banchi sormontati da enormi grappoli, sono vestite a festa. Eleganti, come si faceva una volta, e fermi in una posa non programmata di fronte all’obiettivo del fotografo. Più che essere stati indotti alla fissità dal fotografo, sembrano impietriti di fronte alla novità dello scatto. Qualcuno sorride sotto i grandi baffi, una donna con l’abito scuro sembra piuttosto guardinga, un bambino in uniforme da piccolo balilla fa il saluto romano ma non si vedono altre zelanti camicie nere.
Le bancarelle dei mercatini rionali sono protagoniste anche al di là della Festa dell’uva. In un’altra zona del Trieste-Salario, in Piazza Crati, i banchi, in quegli anni Trenta, sono sistemati proprio al centro. Fanno da spartitraffico tra le corsie di marcia. Anche se di auto ne circolavano poche. Più frequenti erano i carretti trainati da stanchi ronzini.
(Daniele Magrini)
L’immagine è tratta dal volume “Come Eravamo Trieste-Salario” (Typimedia Editore). Nella stessa collana sono pubblicati anche volumi dedicati ai quartieri: Montesacro, Nomentano, Monteverde e San Lorenzo.
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