Il Piccolo principe sarà al teatro Sistina, fino al 12 febbraio, per ricordare ai grandi che “l’essenziale è invisibile agli occhi” ma che, per saperlo, bisogna tornare ad essere un po’ bambini. I più piccoli, invece, si emozioneranno e resteranno avvinti dalla potenza del racconto. Esattamente come accade dal 1943 a tutti coloro i quali si soffermano sulle pagine del libro.
Il capolavoro di Antoine De Saint-Exupéry (il più tradotto al mondo dopo la Bibbia) va in scena con l’obiettivo di arrivare dritto al cuore degli spettatori di tutte le età. La regia è di Stefano Genovese che evoca il circo, il musical e il puro teatro in una narrazione che vuole restare il più fedele possibile al volume originale.
“Immaginazione non vuol dire menzogna”, avverte lo scrittore Daniel Pennac in “Signori bambini” e questa frase risuona nella mente, più volte, nella rappresentazione scenica de “il Piccolo Principe” al Sistina.
Capelli biondi e marsina blu sono gli elementi caratterizzanti di questo personaggio senza tempo che si presta a migliaia di letture più meno mature (dal ripudio della guerra e dei totalitarismi – infestanti come i baobab-; all’importanza dell’innocenza e della compassione) in grado di accendere interessi e pensieri diversi.
Allo stesso modo, il racconto sul palco si compone di vari frammenti che si incasellano come tessere di un puzzle in cui ogni pezzo è diverso ma, per una magica alchimia, destinato a combaciare perfettamente con tutti gli altri.
L’Ubriacone, il Geografo, la Volpe e, ovviamente, la Rosa, irrompono sulla scena con la grazia del sogno. Un viaggio che sarà bello compiere insieme ai più piccoli, anche se questo significa, a volte, sentirsi piccoli aviatori smarriti nel deserto.
Il prezzo del biglietto varia dai 29 euro – per la seconda e la terza galleria – ai 49 euro per la poltronissima.
Il sipario per gli spettacoli serali si alza alle 20:30. Sabato 11 febbraio si terrà un doppio spettacolo: alle ore 16:00 e alle ore 20:30. Domenica 12 febbraio lo spettacolo è alle ore 16:00.