Il 18 luglio del 390 a.C., i Galli Senoni di Brenno affrontano l’esercito romano in campo aperto. È la battaglia del fiume Allia, che si conclude con una vera e propria disfatta per Roma. Molti dei soldati non cercano neppure di combattere. Colti dalla paura, voltano le spalle al nemico e cercano di scappare. La fuga dei superstiti è tanto precipitosa, che ci si dimentica persino di chiudere le porte della città. Così, i Galli riescono a valicare il confine delle mura, dando inizio a un feroce saccheggio. Secondo la tradizione, sarà soltanto grazie all’intervento di Furio Camillo, richiamato dal suo esilio e nominato dittatore, che Roma potrà essere liberata dalla morsa dei nemici.
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