L’attentato a Togliatti in una ricostruzione che apparve sulla copertina dell’Illustrazione del popolo
È la mattina del 14 luglio 1948. Un giovane sui vent’anni attende a pochi passi dall’uscita secondaria di Montecitorio, in via della Missione. Si chiama Antonio Pallante ed è venuto direttamente dalla Sicilia per uccidere Palmiro Togliatti. Quando lo vede uscire, gli punta contro una pistola e fa fuoco quattro volte. Il Migliore cade a terra, ferito. Non appena la notizia si sparge, in tutto il Paese si scatena un’ondata di protesta, tra cortei e manifestazioni, in cui si chiedono le dimissioni del governo guidato dalla Dc. La situazione degenera rapidamente. Ma la guerra civile viene evitata grazie all’intervento di Togliatti stesso che ai suoi dice: “State calmi, non fate sciocchezze”.