È il quartiere rosso per eccellenza, antifascista, ribelle. Quando si nomina San Lorenzo, la mente corre subito a quel 19 luglio 1943, quando le bombe americane gli inflissero ferite terribili, che sanguinano ancora. Ma San Lorenzo è questo e molto altro. Come si evince dai libri che Typimedia Editore ha dedicato a questo quartiere straordinario: “La Storia di San Lorenzo” e “Come eravamo. San Lorenzo 1865-1955”. Scopriamoli insieme!
LA STORIA DI SAN LORENZO
Il volume “La Storia di San Lorenzo”, a cura di Sara Fabrizi, è un lungo viaggio nel tempo che si svela nel racconto di un passato millenario. Si può tornare a 650 mila anni fa per guardare grandi elefanti preistorici aggirarsi nella campagna romana. Si percorre l’antica via Tiburtina alla ricerca di un tempio dedicato al dio Ercole. Si incontra Annibale spintosi fino alle mura di Roma. Ci si meraviglia di fronte alla tomba di un Santo generoso, quel Lorenzo che considera i poveri il vero tesoro della Chiesa.
Il Medioevo si apre con le grida dei barbari e l’esecuzione capitale di un grande generale, Stilicone. Sovrani e condottieri, pontefici e alchimisti attraversano questo territorio. Alla fine dell’Ottocento, vediamo arrivare i primi abitanti, quegli edili che costruiscono la nuova capitale. Di qui passano Edoardo Talamo e Maria Montessori, decisi a riqualificare un quartiere nato povero e degradato. Qui vive il sor Capanna, l’ultimo cantastorie romano. Mentre San Lorenzo lotta strenuamente per impedire al fascismo di entrare.
Poi ci sono la guerra, la fame. Il bombardamento che apre voragini nel cuore. Ma c’è anche un dopo. Ci sono i grandi atleti che crescono tra queste strade: le prime partite di Alberto Ginulfi in largo degli Osci e le vittorie di Antonio Cerroni detto Otello, campione di lotta greco-romana. Ci sono gli anni dell’Unità e di Paese Sera in via dei Taurini, le occupazioni e gli scontri alla Sapienza, l’ultima cena di Pasolini da Pommidoro. Si arriva fino ai giorni nostri, all’epoca del Coronavirus e del grande sgombero del Cinema Palazzo, un simbolo per l’intero quartiere.
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COME ERAVAMO. SAN LORENZO 1865-1955
Uno straordinario viaggio per immagini che racconta una delle zone più amate della Capitale. “Come eravamo. San Lorenzo 1865-1955” stupisce per la bellezza e la vitalità degli scatti, raccolti dal curatore Antonio Tiso con l’aiuto di tante famiglie. E con loro parrocchie, scuole, attività storiche, società sportive, associazioni e archivi. Ottant’anni di storia durante i quali l’Italia vive due conflitti mondiali, una dittatura, una campagna di Resistenza e, infine, l’inizio del processo di industrializzazione. Nell’arco di queste vicende i sanlorenzini pagano un tributo drammatico con il bombardamento del 19 luglio 1943, ma dimostrano sempre le caratteristiche per le quali sono ancora conosciuti: carattere, solidarietà, impegno civico, amore per la vita. Attraverso emozionanti foto d’epoca si parte dalla costruzione delle prime case per arrivare all’Italia del boom economico.
Gli scatti in bianco e nero mostrano il sorgere di fabbriche e scuole, dalla vetreria Sciarra al pastifico Cerere fino alla scuola fondata da Maria Montessori a via dei Marsi. E ancora: le scene dei post bombardamenti, la vita degli studenti universitari alla Sapienza, i matrimoni in tram, le trattorie su via Tiburtina, i campi da calcio su via dei Sabelli, i giochi dei bambini ai Cavalieri di Colombo, le grandi scolaresche, il volto familiare di padre Libero Raganella. Sono tutti tasselli di un grande mosaico dal quale affiora un ritratto di quartiere inedito e appassionante.
I grandi temi si avvicendano a storie spesso non conosciute, dense di valore e significato. Pagina dopo pagina emergono scene di vita che aspettavano solo di essere scovate nei cassetti per diventare parte di un libro collettivo. “Come eravamo” è un percorso che scava nella memoria, un libro che recupera e valorizza la conoscenza, per restituirci maggiore consapevolezza anche sul presente.
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