“Cosa vedere e cosa fare a Roma: le nostre tappe obbligate”. In francese il titolo originale è Que voir, que faire à Rome : nos incontournables. Così si presenta il bel reportage di Sarah Chevalley che Le Figaro ha dedicato a Roma nella sezione Voyages. L’articolo, pubblicato il 3 settembre, fin dal sottotitolo dichiara lo sforzo di uscire dall’elencazione abituale delle cose più famose da vedere.
Così, la Chevalley punta sui quartieri Ostiense e Testaccio, e scrive: “Per scoprire Roma, al di fuori degli abituali circuiti turistici, occorre attraversare il Tevere e raggiungere i quartieri industriali di Testaccio e Ostiense, nella zona sud della capitale. Conosciuto come la “Cappella Sistina” della street art, Ostiense è il primo quartiere di Roma ad aver esposto con orgoglio i suoi murales intorno al porto fluviale e a Tor Marancia (elencati nell’applicazione di street art di Roma). Si può anche scoprire la straordinaria Centrale Montermartini, un’antica centrale elettrica trasformata in museo archeologico, e il Mattatoio, il gigantesco mattatoio di Roma diventato un centro di creazione contemporanea. In questi quartieri ci sono pochi o nessun negozio di souvenir e trattorie dove si possono ancora mangiare le frattaglie, la famosa Trippa alla Romana“.
Leggi il testo originale in francese su Le Figaro