Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere nel quartiere Nomentano
Adagiato nell’area nord-est di Roma, il quartiere Nomentano è un’area piuttosto rilevante della città, soprattutto dal punto di vista socio-culturale. Nato agli inizi del Novecento come zona destinata alla borghesia medio-alta, come testimoniano i villini che ne costellano le vie, il quartiere ospita alcuni luoghi simboli come piazza Bologna, ma anche poli culturali come Villa Torlonia, la Città Universitaria de La Sapienza e la Biblioteca Nazionale Centrale.
1. Visitare Villa Torlonia
Villa Torlonia è l’attrazione principale del quartiere Nomentano: una storica villa caratterizzata da un giardino all’inglese e ricca di edifici artistici nascosti tra gli alberi del parco. Portata all’antico splendore dal Comune di Roma, oggi al suo interno si possono ammirare la Casina delle Civette, con la collezione artistica della famiglia Torlonia, il Museo del Casino Nobile, che ospita il Museo della Villa e la collezione della Scuola Romana, e Il Casino dei Principi. Recentemente è stata aperta anche la Serra Moresca, magnifica con la sua architettura ispirata all’Alhambra di Granada.
2. Scoprire il Polo Museale La Sapienza
Buona parte del quartiere Nomentano è occupato dall’Università degli Studi La Sapienza, uno dei poli universitario più antichi d’Italia e del mondo: venne fondata nel 1300 da Papa Bonifacio VIII ed è globalmente riconosciuta come una delle università più prestigiose d’Europa. Anche se non siete studenti potete passeggiare per la Città Universitaria e visitare il Polo Museale La Sapienza, un complesso di esposizioni (sia nel campus sia all’esterno) dalle tematiche più varie: troverete, fra i molti, il museo della Storia della Medicina, l’Erbario, il museo di Scienze della Terra e i musei di Chimica e Fisica.
3. Guardare un film al Cinema delle Provincie d’Essai
Oggi siamo abituati a vedere i film nei grandi multisala, ma in quartieri come Nomentano sopravvivono ancora piccoli cinema d’autore dove immergersi in un vero viaggio indietro nel tempo. Come il Cinema delle Provincie d’Essai, un piccolo cinema ricavato all’interno di un’ex sala parrocchiale: l’atmosfera è tranquilla, la programmazione è vasta e per tutti i gusti, e spazia dalle ultime uscite a pellicole più rare, proposte anche in lingua originale con l’ausilio di sottotitoli.
4. Gustare un aperitivo a piazza Bologna
Cuore del quartiere, salotto a cielo aperto e punto d’incontro del Nomentano, piazza Bologna è un vero simbolo cittadino. Realizzata nella seconda metà degli anni ’30, è famosa per la sua particolare forma circolare e per l’imponente edificio postale progettato dall’architetto Mario Ridolfi. Negli anni è diventato un centro di aggregazione amato da tutti i romani, ed è costellata di localini dove passare allegre serate in compagnia. Tra i più frequentati il Meeting Place, bar iconico della piazza: aperto dalla colazione al dopocena, è una scelta sempre azzeccata.
5. Ammirare la Biblioteca Nazionale Centrale
Colpisce fin dal primo sguardo la mole massiccia della Biblioteca Nazionale Centrale, inaugurata nel 1876 nella sede dell’antica Bibliotheca Secreta o Maior dei Gesuiti. Al suo interno custodisce un’impressionante raccolta di pubblicazioni nazionali, tra cui circa 6 milioni di volumi, ma anche opuscoli, stampe, disegni e carte, e dal 1975 occupa la sua sede attuale, 5.000 mq in cemento armato, vetro e alluminio. Oltre alle sale di lettura, a dieci piani di deposito dei libri e una Sala Conferenza, la Biblioteca nazionale ospita anche cinque piani dedicati a mostre temporanee.
6. Gustare l’aperitivo del Momart
Se siete amanti dell’aperitivo, non perdete una tappa al Momart Cafè, locale capace di unire stile e sostanza in un’atmosfera di musica e arte visiva particolarmente affascinante. Ogni giorno, con 13 euro, potete assaggiare un buffet con pizza calda cotta nel forno a legna, accompagnata da un drink scelto dalla lista di cocktail classici e originali, oppure potete fermarvi a pranzo e a cena per provare l’ottimo ristorante del locale. Da provare anche il brunch della domenica, considerato fra i più ricchi e generosi della Capitale.
7. Visitare la Casa Museo Luigi Pirandello
Se amate la letteratura, non perdete una visita alla Casa Museo Luigi Pirandello, il villino in cui lo scrittore passò gli ultimi anni della sua vita (dal 1933 al 1936). Sede dell’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Italiano Contemporaneo, la residenza si trova nei pressi di Villa Torlonia ed è costituita da un ampio soggiorno-studio e dalla camera da letto dove Pirandello morì. Previa prenotazione, è possibile effettuare un tour guidato all’interno della residenza, e ammirare anche la biblioteca dell’artista e cimeli della sua vita, come la targa del Premio Nobel.
8. Passeggiare al Mercato Nomentano
Tra i mercati rionali romani, il Mercato Nomentano è uno dei più antichi. Si trova in Piazza Alessandria, all’interno di una struttura degli anni venti ricca di vetrate in ferro battuto ideate dal primo architetto donna d’Italia, Elena Luzzato. A misura d’uomo, il mercato è ricco di prodotti tipici di alta qualità, di banchi di street food dove provare le più golose specialità romane e di varie attività commerciali che attirano visitatori anche da fuori il quartiere. Dal 2016 il Mercato Nomentano è anche un centro culturale, grazie all’area foyer e alle librerie per bookcrossing.
9. Ammirare la Piccola Galleria 900
Ci sono luoghi che sembrano sospesi nel tempo, e la Piccola Galleria 900 è proprio uno di quelli. Si tratta di un negozio di giocattoli nascosto tra le vie del quartiere Nomentano e in attività dal 1975, un vero regno del divertimento specializzato nella vendita delle migliori marche, da Lego a Mattel, da Clementoni a Hasbro. E non solo: il negozio è famoso anche per la vendita di giocattoli tradizionali, e ha anche una selezione di carte e giochi da tavolo, dai più moderni ai più classici.
10. Fotografare i murales
Come molti altri quartieri romani, anche Nomentano è diventato un museo a cielo aperto grazie alla street art: non è raro, infatti, incontrare sui muri della zona opere d’arte colorate e accattivanti. Come quelle, per esempio, che decorano i sottopassaggi della Stazione Nomentana, tra cui spiccano artisti come Marcy e Moby Dick, ma anche talenti locali come i Pittori Anonimi del Trullo. Il murales più celebre, invece, si trova a piazza Bologna è dedicato a Falcone e Borsellino ed è stato recentemente restaurato dopo un atto vandalico.
(Martina De Angelis)