Sulla rivista Espansione di settembre, si racconta la storia di Aura, la “miniera urbana” che può riciclare tutti i rifiuti elettronici di Roma. Si trova a L’Aquila, a un’ora di camion dalla città metropolitana. Circa 70 dipendenti, oltre 50 milioni di investimenti (per la maggior parte di privati), specializzata nella produzione di materia prima seconda dalla triturazione meccanica dei Raee. Dai “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” si ottengono rame, alluminio e ferro, anche oro, argento, e con una tecnologia unica in Italia, un macchinario chiamato Blue Box da 15 milioni di euro, si riciclano monitor, tv e lampade al neon.
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