Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere nel rione San Saba
Istituito nel 1921, il rione San Saba è un angolo di Roma tranquillo e circondato dal verde, che deve il suo nome alla Basilica di San Saba, costruita sulle pendici del Colle Aventino. Ospita il complesso archeologico delle Terme di Caracalla, uno dei più grandi e meglio conservati dell’antichità, affascinanti chiese e basiliche, e locali piacevoli dove trascorrere momenti all’insegna del buon cibo.
1.Visitare le Terme di Caracalla
Edificate tra il 212 ed il 216 d.C. per volere dell’imperatore Caracalla, le Thermae Antonianae sono il più grande e meglio conservato complesso termale dell’antica Roma. Fatte restaurare più volte, le terme funzionarono fino al 537 d.C., e le fonti le raccontano come un luogo dedicato al benessere e allo sport, ma anche al passeggio e allo studio, decorato sontuosamente con colonne di marmo, pavimenti colorati, mosaici, stucchi e centinaia di statue. Oggi molto è andato perduto di quello sfarzo, ma ancora si possono osservare i resti monumentali di questo prezioso luogo.
2. Ammirare le Mura Aureliane
Il rione San Saba comprende una parte delle Mura Aureliane, costruite tra il 270 e il 275 dall’imperatore Aureliano per scongiurare le sempre più frequenti incursioni dei barbari. Ancora oggi sono impressionanti per la loro grandezza, conservano il camminamento – percorribile negli orari di apertura – e si aprono su due importanti porte d’accesso alla città, la Porta San Sebastiano e la Porta Ardeatina. Poco distante si trova anche l’Arco di Druso, uno dei residui dell’acquedotto costruito nel III secolo d.C. per alimentare le Terme di Caracalla.
3. Scoprire la Basilica di San Saba
Cuore del rione, la Basilica di San Saba sorge sul “piccolo Aventino” e risale al VIII secolo, quando venne edificata per mano di un gruppo di monaci orientali. È un prezioso esempio di architettura medievale, con una struttura che riprende le chiese paleocristiane e una facciata risalente al periodo romanico, come il portico d’ingresso. L’interno, diviso in tre navate da quattordici colonne, è ricco di affreschi del XIII secolo perfettamente conservati e da un pavimento cosmatesco caratterizzato da cinque grandi dischi di marmo.
4. Visitare la Casina del Cardinal Bessarione
Nei pressi di Porta San Sebastiano, la Casina del Cardinal Bessarione è un bell’esempio di villa rinascimentale extraurbana. Adibita a ospedaletto nel Trecento, a monastero e poi a osteria nell’Ottocento, ha un aspetto caratteristico che include sia testimonianze di epoca medievale, sia i lavori di ampliamento realizzati nel Quattrocento, quando divenne residenza estiva dal Cardinale Bessarione. Previa prenotazione in alcuni giorni specifici, è possibile visitare la Casina e ammirare i restauri che hanno riportato all’antico splendore la decorazione interna e il giardino all’italiana.
5. Mangiare in una bottega con vista sul bancone
Immaginate una bottega piena di salumi, formaggi, prodotti di macelleria e ogni tipo di delizia possiate immaginare, poi aggiungete dei tavolini e immaginate di poterci mangiare, scegliendo direttamente dal bancone quello che vi arriva nel piatto. È il concept dietro ad Aventina, bottega, ristorante e macelleria del rione San Saba: i tavoli sono sistemati proprio tra il banco e gli scaffali, ed è il luogo ideale per gli amanti della carne, freschissima e cucina con maestria e fantasia. Ad Aventina potete anche bere un buon calice di vino – è anche enoteca –, degustare i prodotti del locale in un ricco aperitivo e poi, alla fine, acquistare nella bottega quello che vi è piaciuto di più.
6. Ammirare Porta San Paolo
Al confine con il rione Testaccio e il quartiere Ostiense, Porta San Paolo è un varco monumentale nelle Mura Aureliane, costruito nel III secolo d.C. Proprio da questa porta, nel 549, gli Ostrogoti invasero la città a causa della guarnigione che doveva garantire la sicurezza. Porta San Paolo è ancora molto bella da vedere, con le sue torri merlate a base semicircolare e la piccola fortificazione conosciuta come Castelletto. All’interno è allestito il Museo della Via Ostiense, che espone importanti reperti che raccontano il percorso dell’antica via che congiungeva Roma a Ostia.
7. Visitare la Basilica dei santi Nereo e Achilleo
Due volte a settimana è possibile visitare la Basilica dei santi Nereo e Achilleo, a ridosso delle Terme di Caracalla. Venne edificata nel IV secolo d.C. in seguito alla bonifica della zona, nel corso del tempo subì diversi restauri, e dal XV secolo ospita le reliquie dei due santi martiri, ancora collocate sotto l’altare maggiore. L’interno è interessante soprattutto perché è arricchito dagli affreschi del Pomarancio raffiguranti “Storie di Martiri”, caratterizzati da un intenso realismo.
8. Fare una sosta golosa da Il pane di San Saba
Tra una passeggiata e l’altra, fermatevi da Il pane di San Saba, forno che dal 1987 ha fatto dell’impastare una vera arte. Ingredienti genuini e impasto rigorosamente fatto a mano sono i segreti di prodotti da forno irresistibili: dal pane in tante varietà alla pizza bianca e croccante, ma anche dolcezze come cornetti, biscotti e decine di altre delizie. Dal 2018 Il pane di San Saba è anche un piccolo bistrot, dove si possono gustare piatti con ingredienti a km 0, aperitivi e brunch.
9. Gustare un aperitivo da Queen Makeda
Se volete provare un aperitivo fuori dal comune, che vi faccia sognare di essere in paesi lontani, non c’è un posto migliore del Queen Makeda. Il locale, nato dall’idea di un gruppo di amici di disegnare un nuovo modo di vivere il pub, è il regno della cucina internazionale: il menu è un affascinante costellazione di piatti greci, indiani, messicani e cinesi (solo per citarne alcuni), un vero viaggio in giro per il mondo attraverso i sapori più vari. La specialità della casa sono le birre, una selezione di 30 etichette rigorosamente artigianali, alla spina e in continua rotazione.
10. Scoprire la chiesa San Cesareo de Appia
Al confine con il rione Celio, la chiesa San Cesareo de Appia – conosciuta erroneamente come San Cesareo in Palatio – è un piccolo gioiello poco conosciuto. Venne edificata nell’VIII secolo su strutture romane preesistenti ancora visibili nei sotterranei, e anche se all’esterno ha una facciata molto sobria, all’interno presenta una serie di opere di grande pregio, tra cui mosaici opera del Cavalier d’Arpino, e l’altare, l’ambone, la cattedra, le transenne del presbiterio appartenenti alla Basilica di San Giovanni in Laterano, spostati qui in occasione dei lavori di restauro della basilica nel XVI secolo.
(Martina De Angelis)