Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere al Pigneto
Area situata nella zona est di Roma, il Pigneto è un perfetto esempio di rigenerazione urbana di successo. Da zona popolare nata tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, oggi il quartiere che era tanto amato dallo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini è diventato culturalmente e artisticamente vivo, oltre che un concentrato di locali trendy e alla moda.
1. Visitare Porta Maggiore
Dove il Pigneto confina con il quartiere Esquilino si trova un affascinante luogo di interesse archeologico. È Porta Maggiore, tra le più solenni architetture dell’Impero Romano, eretta nel 52 d.C. dall’imperatore Claudio. L’architettura poderosa è realizzata interamente in travertino, e sotto la porta ancora è visibile l’antica strada originale. A ridosso dell’edicola centrale si trova anche il sepolcro tardo-repubblicano del fornaio Eurisace e di sua moglie Atinia.
2. Ammirare la Basilica Neopitagorica
Nei pressi di Porta Maggiore si trova anche la Basilica Neopitagorica, scoperta per caso nel 1917 a circa 9 metri sotto il livello dell’attuale via Prenestina. Risale ai primi decenni del I secolo d.C. ed è divisa in tre ambienti: il Dromos, lungo corridoio che porta alla Basilica, il Vestibolo, ingresso sormontato da un padiglione con lucernaio, e la Sala Basilicale, lunga 12 metri e divisa in tre navate. Particolarmente preziose la decorazione dei pavimenti, una tessitura a mosaico bianco a fasce nere, e le pareti affrescate.
3. Fotografare i murales
Una delle caratteristiche del Pigneto sono le opere di street art, colorati murales realizzati da veri e propri artisti e spesso dedicati al mondo della letteratura e del cinema. Come i due dipinti in onore di Pasolini: L’occhio, in via Fanfulla da Lodi, in cui lo sguardo penetrante del regista osserva il quartiere, e Immagine di Pasolini su via del Pigneto. Dedicato anche all’artista Piccola Maria, un ritratto di Margherita Caruso nel film Il Vangelo secondo Matteo, mentre è un angolo onirico e fiabesco Red Panda, dello street artist spagnolo Dulk.
4. Mangiare da Necci
Luogo di ritrovo e pace tra i palazzi del Pigneto, Necci è uno dei locali più storici del quartiere. Aperto dal 1924, non è solo un ristorante, ma un locale dalle molte anime aperto dal mattino a notte fonda. Seduti ai tavoli del cortile, sotto le lucine e tra gli alberi, potete gustare ricche colazioni e invitanti piatti a base di prodotti freschi del territorio, merende con tè e dolci artigianali, aperitivi e dopo-cena con un drink o un calice, da scegliere tra circa 120 etichette italiane ed estere.
5. Passeggiare al Mercato di Campagna Amica
Ogni sabato, dalle 9:00 alle 15:00, il Pigneto diventa il luogo ideale per acquistare prodotti tipici a km 0 grazie al Mercato contadino di Campagna Amica. Si trova in via Biordo Michelotti 4, e offre la possibilità di confrontarsi direttamente dagli agricoltori e produttori locali, da cui comprare eccellenze del territorio come formaggi e salumi, vino e olio extravergine di oliva, ortaggi biologici, porchetta e tante altre specialità tradizionali, tutte biologiche al 100%.
6. Passeggiare al Lago Bullicante ExSnia
Nel cuore del Pigneto si trova l’unico lago naturale della città. È Lago Bullicante, bacino fuoriuscito durante alcuni lavori di costruzione negli anni ’90. Esteso per circa 10.000 metri quadrati e profondo circa 9 metri, il lago è all’interno del Parco delle Energie, nato dalla riqualifica dell’ex fabbrica SNIA Viscosa. È un bel punto per passeggiare lontano dal caos, ma anche per visitare la Casa del Parco e conoscere le lotte portate avanti dal Forum Territoriale Permanente al fine di tutelare l’area, riconosciuta grazie ai loro sforzi come Monumento Naturale.
7. Scoprire Borgo Pigneto
All’interno dell’edificio storico di Villa Lauricella, in via Prenestina 216, è nato Borgo Pigneto, uno spazio multiculturale e ritrovo conviviale. Completamente ristrutturata, la Villa è diventata un luogo dove passare qualche ora in compagnia circondati dalla natura. Comprende Il Salotto, cocktail bar che propone 12 esperienze suddivise in 3 macro-categorie, La Locanda, trattoria rustica dove si mangia anche negli originali trabucchi di legno, un chiosco specializzato in carne alla griglia e un’area picnic, dove mangiare sul prato i cestini preparati dallo chef del ristorante.
8. Gustare un aperitivo da Rosti
Quando si parla di happy hour c’è solo un luogo dove andare al Pigneto: Rosti, locale diventato una vera istituzione del quartiere. Ristorante, pizzeria e griglieria con un bel giardino e tavoli sociali dove stare in compagnia, è amato per l’aperitivo, tutto da gustare negli spazi eleganti ma dall’atmosfera familiare del locale. Per 9 euro, Rosti propone un drink a scelta e un piatto dello chef, preparato quotidianamente con prodotti freschi e di qualità, ma sono disponibili anche le caraffe da 1,5 litri di birra alla spina e i Mocktail, i cocktail analcolici.
9. Visitare il museo dei giocattoli “La memoria giocosa”
In via Coronelli si trova una chicca che vi farà viaggiare indietro nel tempo: è La memoria giocosa, museo del giocattolo all’interno di un loft arredato con lo stile di una casa borghese anteguerra. All’interno l’esposizione, lascito familiare a Lisa Billig-Hoenisberg e a Franco Palmieri-Perez, è organizzata in modo da creare un itinerario narrativo alla scoperta di giocattoli che vanno dal 1835, anno della prima locomotiva a vapore a Norimberga, al 1962, anno dell’introduzione della plastica. Le due ore di visita al museo si pagano con un’offerta volontaria.
10. Bere un drink da Spirito
Tra i locali più apprezzati del Pigneto, Spirito è diventato un must per chi cerca un locale dove passare il dopocena. L’idea strizza l’occhio al mondo dello speakeasy, sia nella modalità di accesso: l’ingresso del locale è all’interno di Premiata Panineria al Pigneto, dietro la porta “Carni Scelte”; per accedere bisogna citofonare, e aspettare che aprano. All’interno, spirito propone oltre 200 etichette di distillati tra gin, tequila, mezcal, whisky, grappe, rum e cognac, oltre che cocktail d’autore sapientemente miscelati e stuzzichini che arrivano direttamente dalla vicina panineria.
(Martina De Angelis)