L’Humus trae il suo nome dall’idea che sta alla base del progetto: l’humus è infatti la parte attiva di un terreno fertile e, nel senso figurato, è un fermento culturale, il sostrato su cui si basa il dinamismo di una comunità. Gli ideatori di Humus hanno unito i due significati nel loro locale, volendo dar vita ad un ambiente fertile di idee e buoni piatti in cui circolino il maggior numero di persone diverse. L’idea gastronomica del locale si basa sull’hummus, la crema di ceci e pasta di semi di sesamo, capace di soddisfare i diversi palati delle diverse culture mondiali, dagli italiani ai palestinesi, dai siriani ai francesi e così via. Si può scegliere la versione sia salata che dolce e diversi condimenti, a seconda dei gusti e delle stagioni.
Il tutto è ideato dalla chef Kaba Corapi. Il menu autunnale, ad esempio, prevede cinque diverse scelte: hummus classico di ceci con paprika affumicata; barbabietola con mela verde e yogurt; broccoli, ceci, lime e peperoni cruschi; zucca aromatizzata con curcuma, coriandolo e cumino, cipolla sbiancata e cardamomo; riso, edamame e finocchietto selvatico.
Anche la scelta dei dessert è basata sull’hummus, in tre diverse versioni: cioccolata, ceci, vaniglia e frutti rossi; caffè espresso, ceci e Kahlùa; riso, mandorle e melagrana. In inverno Kaba è pronta a scaldarvi con la zuppa di ceci e castagne, la crema di sedano rapa, le cipolle caramellate e gorgonzola, il pollo alle prugne o il baccalà laccato al miele con cavolfiore viola, uvetta e pinoli. Altro valore aggiunto del locale è la meravigliosa terrazza da cui si può mangiare guardando Roma. Humus vi aspetta sia a pranzo che a cena, tutti i giorni tranne il lunedì in via della Madonna dei Monti.
(Giulia Torrisi)
Foto dal sito del locale https://www.humusroma.com/