Nonostante i provvedimenti presi e gli sforzi per impedirlo, nel 1656 Roma è travolta da un’epidemia di peste, che si diffonde rapidamente tra la popolazione. Alcune zone della città vengono isolate. L’isola Tiberina, trasformata in lazzaretto, accoglie decine di malati, ai quali si tenta di prestare soccorso. I medici cercano di trovare una cura. Ma i rimedi sperimentati sono tutti inefficaci. Non rimane altra via che affidarsi alla fede. Per questo, il 21 luglio 1656, papa Alessandro VII decide di indire un Giubileo straordinario. Spera, con preghiere e celebrazioni di ottenere un aiuto dal Cielo. L’epidemia terminerà soltanto in marzo, dopo due ondate micidiali e la morte di circa 9.500 persone.
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