Leggi gli articoli di oggi:
- I Giardini del Pincio e il fantasma di Messalina, la moglie dell’imperatore
- Villa Torlonia, il gioiello verde del quartiere Nomentano
- A Villa Borghese con Goethe, l’artista innamorato di Roma
- Monte Mario e i fossili marini di Leonardo da Vinci
C’è ancora tempo. Sono ancora giorni in cui si può andare a piedi nudi nei parchi di Roma. Se New York ha Central Park a Manhattan, ma poi tutta un’altra serie di oasi verdi, anche Roma presenta la stessa tipologia. Villa Borghese è la più famosa, ma poi in tanti quartieri altri parchi consentono a romani e visitatori di respirare a pieni polmoni in mezzo alla natura.
In questo mese di settembre addentrarsi in mezzo a viali alberati, semplicemente passeggiando, oppure facendo footing, consente un benefico relax prima di addentrarsi nei rigori dell’inverno.
Ma ci sono anche storie che questi parchi raccontano, come a Villa Borghese, dove Goethe, sembra ancora lì, appoggiato ad uno dei pini di Piazza di Siena.
Oppure si avverte l’eco di leggende come quella del fantasma di Messalina, come narra il podcast dedicato ai Giardini del Pincio.
I fossili marini di Leonardo da Vinci spuntano in mezzo ai paesaggi mozzafiato di Monte Mario, mentre nel quartiere Nomentano, in mezzo alle strade anche ad alta circolazione, ecco Villa Torlonia, come un gioiello incastonato per incanto tra i palazzi della buona borghesia capitolina. Talmente bello, il suo parco, da sorprendere. E da indurre a togliersi la soddisfazione di provare, a piedi nudi, la sensazione rilassante dell’erba delle sue aiuole.